Allarme neurodisabilità da ictus: il prof. Ignazio Vecchio in una intervista |
L'ictus è la prima causa di neurodisabilità in Italia. Nei Paesi occidentali resta ancora tra le principali cause di morte. " L'ictus è un evento grave e imprevisto che cambia la vita" , afferma il prof. Ignazio Vecchio neurologo, docente universitario di Bioetica e Storia della Medicina , "intanto la prima riabilitazione è proprio la ri-abilitazione della vita stessa che in quei momenti è appesa al filo dei secondi. La rapidità del'intervento, nell'emergenza ictus salva la vita. La precocità e l'opportunità della riabilitazione salva dalla neurodisabilità. L'informazione e la prevenzione diventano un "dovere" sociale!"
08-04-2006 : COMUNICATO UFFICIO STAMPA AIN Da almeno due anni Ain-onlus si fa portavoce dell'esigenza nonché dell'urgenza di porre la neurodisabilità al centro dell'attenzione. Non a caso da allora ad oggi anche sul principale motore di ricerca italiano Google i siti, dapprima anche non numerosi, che contenevano questa parola sono decisamente aumentati, purtroppo anche insieme alla gravità che questa parola poi comporta nel concreto. Lo abbiamo descritto quasi a fumetti nell'opuscolo presente nel nostro sito alla voce "comunicazione" cos'è l'ictus e ne abbiamo sottolineato il carattere improvviso, oggi ad età più precoci che colpiscono spesso la fascia di età lavorativa. La SIRN, in questi giorni in congresso al Palazzo del Casinò del Lido di Venezia fino a sabato 8 aprile nel VI Congresso Nazionale, ha ulteriormente reso nota la statistica dati relativi alla prevalenza delle principali cause di disabilità neurologica in Italia elencate in ordine di frequenza:
Esattamente negli stessi giorni la Dott. Cristina Tornali, neuroriabilitatore, vicepresidente AIN Onlus nazionale rilascia a Telecolor, poi trasmessa su Video3, infine lo stesso sabato sul satellite una seguitissima intervista che a breve pubblicheremo in integrale. La Dott. Cristina Tornali ha messo l'accentosull'urgenza e la necessità di potenziare nel territorio il coordinamento delle professionalità operanti nella neuroriabilitazione, l'urgenza delle "stroke units" professionalità coordinatenell'emergenza ictus. L'adeguato protocollo riabilitativo nell'ictus strappa, sempre di più, il paziente dalla mortificazione dell'impossibilità a muoversi, a parlare ad operare come poteva fare forse solo qualche momento prima. E la vita, si trasforma in un inferno di sofferenza. LA PREVENZIONE, SOPRATTUTTO DEI FATTORI DI RISCHIO, NELLA POPOLAZIONE SANA DIVENTA ORMAI UN OBBLIGO SOCIALE: sono presumibilmente molte infatti, le persone che colpite da ictus- e condannati per tutta la vita sulla sedia o peggio in un letto o non meno peggio con un lato del corpo inservibile- avrebbero potuto evitare tale estrema mortificazione se fossero stati aiutati immediatamente e in maniera adeguata attraverso quella neuroriabilitazione che puù essere approntata solo da professionisti medici, specialisti, esperti in neuroriabilitazione e con la cooperazione di tutte professionalità mediche. |